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Sei splendidamente fuori moda! Fantastico…allora non adattarti ai canoni consumistici imposti dai marchi.
Però la moda è una cosa, lo stile un’altra. E’ qui che voglio porre l’accento.
Sai, fino a qualche tempo fa anche io me ne fregavo altamente, poi però ho scoperto che lo stile, il MIO stile, quello che aveva dentro, mi faceva stare meglio anche con me stesso.
Qui ti ho messo tutti gli articoli sulla moda. Dagli un occhio.
Sono un pò di anni che il vintage è tornato di moda sia nelle case, nell’abbigliamento, in campo automobilistico e moltissimo altro ancora.
Ma ti sei mai chiesto il motivo di questo amore incondizionato per il passato?

Quando è moda vintage?
Viene considerato un range molto preciso nel quale rientra la categoria vintage. Stiamo parlando della produzione a partire dagli anni ’20 e con almeno 20 anni di vita, caratterizzata da un’ottima manifattura e qualità del materiale.
Moda vintage come stile!!!
Nella moda degli ultimi anni cerchi sempre di uniformarti al resto dei tuoi coetanei senza ricercare capi o accessori che possano rendere unici i tuoi stili.
La disperata ricerca del benvolere collettivo ha portato ad un’uniformità quasi disarmante togliendo spazio alla ricerca verso l’unicità e il personale.
Per fortuna il vintage oggi è molto in voga. Ma per evitare confusione è bene fare un po di chiarezza.

Ma perché ci piace così tanto il vintage?
E come è nato?
Prese vita durante il dopoguerra tra gli anni ’20 e gli anni ’50 e l’amore verso questo stile, ritornato in voga oggi, è nato dall’irriverenza dei giovani verso le generazioni precedenti condannate ad aver creato una società conformista, industrializzata, capitalista e avida.
Soprattutto tra gli anni ’40 e i ’70 ci fu un passaggio repentino che vide la nascita degli Hipster, affermando individualità e libertà culturale fino agli Hippie dove i colori sgargianti, i tessuti poveri e di stile orientale si contrapponevano alla moda borghese standardizzata e con precisi canoni stilistici.
E questa passione riscoperta? L’amore per la ricerca di un capo d’abbigliamento o di un particolare mobile che renda unica la nostra personalità fa percorrere la tua schiena da un brivido che trova riposo solo grazie al pezzo retrò che si addice a te.
Ma cos’è che rende il vintage così… VINTAGE?
La storia che racconta. Si, hai capito bene, la sua storia.
I prodotti di fabbricazione di massa alla moda sono, come abbiamo detto prima, impersonali e standardizzati che non hanno nulla da dire.
Invece prendiamo ad esempio un capo d’abbigliamento. Un vestito racconta un’ esperienza personale, avventure vissute in prima persona che raccontano vicende passate che hanno segnato la vita di una persona e che ora passano attraverso il nostro viverla. Ecco cos’è la moda vintage.
Unicità, ti ricordi cosa abbiamo detto in precedenza? L’unicità che ci distingue grazie al vintage ne fa la sua forza. Ti sarà sicuramente capitato di ritrovarti ad una festa o ad un evento dove un’altra persona porta la tua stessa giacca o le tue stesse scarpe o la stessa cassettiera in cucina e così via.
Al contrario il vintage permettere di rientrare in una élite non replicabile di “inimitabile, unico, raro e prezioso”.

La psicologia nella moda vintage
Secondo me va un attimo analizzata la psicologia di questa moda che ormai ha spopolato ovunque.
Questo forte legame al passato fa si che si instilli nella tua mente stabilità e amore verso epoche passate forti e fiorenti che hanno caratterizzato la nostra storia e i nostri modi di essere.
Epoche e periodi un pò abbandonati oggi per una conformità industrializzata e standardizzata che rende masse di persone tutte uguali senza espressività e prive di personalità.
In questo modo si viene così a creare un intenso nesso tra incapacità di espressione odierna e forte attaccamento al passato che ci ha formati, così che l’amore per il vintage caratterizza il tuo inconscio marcandolo.
Le classiche frasi che senti “una volta era tutto più bello” “le cose duravano di più” non è del tutto errato come pensiero. Infatti la manifattura e la qualità della moda dell’epoca era più precisa e raffinata e la manifattura più curata.
Potremmo quindi parlare di una pura questione sentimentale verso il passato.
Infatti l’attaccamento ad un preciso decennio può significare un ricordo della propria infanzia o magari di personaggi famosi che stimiamo o ci piacciono per la loro arte, musica o ideologie.
Quindi questo sta a significare che il vintage per te può rappresentare innumerevoli significati quali ricordi amorevoli o più semplicemente periodi storici in cui ti rifletti che riaffiorano nella tua mente e scaldano il tuo cuore.

Ma come mai è diventato così in voga lo stile vintage?
Nel lontano 2001 venne notato un meraviglioso Valentino d’antan sfoggiato dalla stupenda Julia Roberts diventando così un fenomeno di massa.
Se consideri quindici anni per la moda sono un’era, eppure questa tendenza è divenuta virale tornando di nuovo alla ribalta sugli schermi, le passerelle, nelle case e in moltissimi altri ambiti. Inoltre il vintage supera i limiti imposti dal costume generale.
Ad esempio quante volte ti sarà capitato di cercare un tipo di pantalone, maglia o giacca che hai visto da qualche parte ma non sei riuscito a trovarla perché non fa parte della tendenza del momento?
Quindi poter avere un capo o un completo d’arredamento unico ed inimitabile non è di poco conto.
Inoltre il motivo dell’alta fattura di cui erano composti era per il fatto che dovevano durare al contrario dei capi di oggi che ricoprono esclusivamente una sfera totalmente economica e destinati ad un utilizzo effimero.
E per quanto riguarda la qualità/prezzo?
Troverai sicuramente capi di fattura sartoriale eccellente al prezzo di un mercatino e questo è sicuramente un particolare da sottolineare.
Inoltre in un mondo molto sensibile allo spreco e alla possibilità di riciclare, il vintage permette di marcare questo filone ecosostenibile e di essere quindi una prima scelta anche dai personaggi più in vista della nostra era come scelta Green per il nostro pianeta.

Ma nel corso degli anni quali sono i capi che più hanno caratterizzato un’epoca e ti permettono oggi di identificarla al meglio senza cadere in errore?
Vediamo come è cambiata nel corso del tempo dagli anni ’40 agli anni ’80.
Se vuoi degli indumenti tipici degli anni ’40 puoi orientati sul colbacco che divenne tendenza assumendo un aspetto molto chic e per le donne le zeppe che vediamo tanto di moda oggi sono nate proprio in quegli anni. E negli anni ’50?
Un esempio sono le gonne a ruota a vita alta, completi a righe quali stripes, bande e fasce o il completo chemisier (un incrocio tra la camicia da uomo e la gonna), le collane a girocollo stretto (choker) e la versione più sportiva del cappotto e cioè il parka. Gli anni ’60 invece vedono la nascita dello stile anfibi lunghi, l’occhiale a lenti circolari e le gonne plissettate lunghe o corte di pelle o chiffon.
Cosa ti ricordi invece del 1970?
Un pantalone a zampa d’elefante dia rock star o la salopette, invitata dal grande Levi Strauss, mixati da mantelle o caftani lunghi oppure corti. Ed eccoci infine agli anni ’80 dove l’anima vintage più stravagante prende vita tramite il bomber coloratissimo per un look cool o la giacca di jeans, capo tutt’ora intramontabile e gli stivaloni alti tipici della musica vintage vestiti con t-shirt lunghe o minigonne per mostrarli in tutta la loro bellezza.
Ora che hai un bella infarinatura sulla moda vintage sbizzarrisciti come più desideri e scegli il tuo stile e gli accessori che più si addicono alla tua personalità.
Mi raccomando spendi un pò di tempo in più per la tua ricerca e vedrai che non ti sbaglierai di certo nella scelta.
Vintage o retrò?
Questo è il dilemma.
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