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Cosa significa scrivere con la stilografica, come si scrive e che sensazioni ci da una stilo?
Scrivere con la stilografica l’ho sempre considerato di classe.
Immagina un qualsiasi momento della vita odierna, una riunione un momento in cui c’è bisogno di scrivere e tiri fuori la stilo…Sai che facce…
Non ci crederai ma posso provartelo.
Sono sempre in moto, lavoro nel campo della comunicazione e, diciamo così, sono un digital addicted. Ma ho sempre il mio taccuino e la mia stilo dietro…e mi piace da morire!
Forse per le forme, forse perché l’ho sempre vista in mano a personaggispecialmente nei film e sul grande schermo in genere. La stilo conferiva subito a questi personaggi un aspetto che non si può che definire da “veri uomini”.
Ad esempio ne “Il Grande Gatsby” del 2013, Di Caprio ne fa sfoggio durante tutto il film. Molti esempi li troviamo anche su “Falcone e Borsellino”. Falcone in particolare era un noto appassionato della stilografica.
Ancora, ne “Il commissario Montalbano”, notiamo che spesso il commissario appunto gioca con la sua Pelikan.
Comunque è innegabile che la penna stilografica sia uno strumento davvero particolare. Per noi non è solo uno degli oggetti che danno stile al vintage, ma ne rappresenta l’essenza e la cultura.
Lo stile vintage attraversa le epoche, gli uomini e gli oggetti. E’ possibile interpretare lo stile vintage in molteplici declinazioni, ad esempio nella scelta del tuo outfit.
Non voglio però parlare della stilo in termini tecnici. Voglio dirti, anzi, scriverti, di cosa è la stilo per me, ma soprattutto cosa significa scrivere con la stilografica.
Nel momento stesso in cui ne vedi una percepisci subito un valore diverso, e non quello dell’oggetto in sè. Scrivere con una stilografica è un modo tutto diverso di concepire la scrittura stessa, soprattutto oggi che abbiamo sempre un tablet e smartphone a portata di mano.
Non scriverò tanto, ma ti prometto che se mi seguirai capirai cosa voglio dire, forse in maniera un pò romantica, cosa significa tenere in mano e scrivere con la stilografica.
In fondo all’articolo troverai anche qualche consiglio per gli acquisti, buona lettura
Quando nasce la penna stilografica?
La Stilo è una penna a serbatoio, nel senso che ha una cartuccia d’inchiostro che alimenta il pennino, e qualche volta ci sporca le mani… Ma non è nata così.
La stilografica è la diretta discendente della penna “animale”, quando ancora si intingeva nel calamaio.
Sembra che il primo a progettare la penna moderna sia stato Leonardo da Vinci, tanto per cambiare ne ha combinata un’altra il geniaccio… Dopo vari tentativi si arriva, ai primi dell’800, ad un susseguirsi di brevetti. Francesi, Rumeni, Inglesi e Tedeschi si batterono per registrare il miglior sistema stilografico.
Gli aspetti principali che introdussero i vari produttori con i brevetti sono:
- Autonomia d’inchiostro
- usabilità
- fluidità del pennino
- e soprattutto pulizia nell’utilizzo!!!
Com’è fatta la penna stilografica
La penna stilografica è una penna semplice nella costruzione.
Ha un corpo centrale che ospita la cartuccia d’inchiostro, un sistema a serpentina che, per capillarità, trasferisce l’inchiostro al pennino permettendo la scrittura e un sistema del “troppo pieno” che la protegge da sbalzi di temperatura e pressione.
Tutto qua.
Le differenze sostanziali tra le varie fogge sono nei materiali usati per l’involucro e il pennino.
Pensa, ci sono penne fatte di radica, corno, avorio, cesellate oppure incastonate di diamanti…la fantasia non ha limiti.
Così come i pennini, che oltre ad una moltitudine di forme per le varie scritture (qui un approfondimento), vengono prodotti in diverse leghe metalliche, dall’acciaio al platino…
I pennini giocano però un ruolo fondamentale per scrivere con la stilografica in maniera agevole.
Perché usare la penna stilografica oggi?
Già, me lo sono chiesto diverse volte, perché usare la penna stilografica oggi quando in realtà le penne a sfera sono molto più comode, pratiche ed economiche?
Non sono così presuntuoso dal voler dare una regola di interpretazione, ma credo che alcuni aspetti, per noi amanti stilografici, siano comuni.
Forse non c’è un solo perché. Io adoro scrivere con la stilografica. Il processo di scrittura è completamente diverso.
E’ come se, ad un certo punto, il tempo si dilatasse
Prendo un foglio di carta, la stilo in mano.
Già nel togliere il cappuccio le sensazioni tattili mi trasmettono una calma che è in netto contrasto con il mondo frenetico di oggi.
Tracciare il primo tratto e vedere l’inchiostro asciugarsi, passare da lucido e bagnato a secco ed opaco.
Scrivere arrotondando la scrittura stessa, la calligrafia ma anche le parole. Non c’è fretta, non è fast food e nemmeno una sveltina.
In un mondo fatto di messaggi istantanei sui social o WhatsApp, prendermi del tempo con me stesso mi da sempre delle stupende sensazioni.
Mi piace leggere e scrivere. In realtà proprio lo adoro.
A 35 anni scrivo ancora. Spesso, in realtà. Ma non scrivo solo per me, scrivo anche per chi mi legge, e a volte, non è solo il contenuto dello scritto a farla da padrone.
Ho scritto una lettera da poco ai miei genitori. Non per comunicargli qualcosa che non sapevano, oppure qualcosa di grave o importante. Ho scritto loro perché mi andava di trasmettergli il mio calore, l’affetto che provo per loro.
Scrivere con una stilografica non è “solo” scrivere.
Per me usare la stilo è Riprendere in mano l’essere io, è vivere il presente e rifiutare la routine e la velocità che la vita di tutti i giorni ci appiccica addosso.
Ecco, la penna stilografica non è un’estensione del mio corpo, ma della mia mente.
Su un foglio di carta, magari fatta a mano o comunque più pregiata della classica uso mano, siamo in grado di imprimere sensazioni, possiamo disegnare emozioni, possiamo dare sicurezza e protezione, ci leggiamo amore o delusione, impariamo dal passato e tracciamo il futuro.
Si, anche il foglio di carta ha la sua importanza.
Un foglio di carta da copia o stampa da 80 grammi non ci conferisce quel calore, quella sensazione “ruvida” al passaggio della mano. Un foglio di carta fatto a mano, oppure una carta pregiata sono completamente diversi. Assorbono l’inchiostro, dilatano i tratti e conferiscono alla scrittura un sapore più caldo, già solo toccando il foglio stesso.
Prendi una stilo e scrivi.
Scrivi alla tua ragazza, o ragazzo (e fidati non sarà banale né scontato, tutt’altro…), scrivi ai tuoi amici, ai tuoi genitori, ai tuoi figli, oppure scrivi a te stesso, ma scrivi!
E non chiamarla penna, ma chiamala Stilo, un po’ come si farebbe con una cara vecchia amica.
E adesso vuoi scrivere con la stilografica?
Ecco qualche consiglio che ti do. I modelli che ti propongo li ho provati tutti, e ti riassumo qui i migliori che ho avuto modo di testare.
Non è certamente esaustiva come guida per scrivere con la stilografica, però ho scelto di rivolgermi a chi inizia o chi vuole saperne di più. Spero non me ne vorrai.
Scrivere con la stilografica: La Lamy
La Lamy è una grande marca. Non starò a parlare troppo del brand per andare subito al sodo. Questa qui è una penna entry level.
Devo dire che è eccezionale, con un costo contenuto e di buona fattura.
I pennini disponibili sono fine e medio, è disponibile anche in versione per mancini.
L’unico neo negativo per me è stata la sua struttura. Il materiale comunque è si “caldo”, ma comunque un pò “plasticoso”, passatemi il termine. Però qui si entra nella soggettività.
Scrivere con la stilografica: Wordsworth & Black
Qui saliamo un pò di livello, però…c’è un però.
Bellissima penna, in tante finiture ecc…così customizzabile che…per me perde un pò di eleganza.
In mano è leggera, anche se il pennino scorre bene.
L’unico suo punto debole, sempre secondo me è…che risulta alla fine un piatta.
Comunque sicuramente sarà un ottimo acquisto.
Scrivere con la stilografica: Parker
Eccola, l’ho lasciata per ultima e non ti nascono che è la mia penna tutto giorno.
Semplicemente è una penna funzionale, robusta, con un buon peso, un’ottimo bilanciamento è un pennino che non gratta mai.
Sono anni che la uso, non per le sue doti eccette o la sua fattura, ma ti ripeto, è una delle migliori penne che, sulla sua fascia, ti restituisce delle sensazioni fantastiche.
Bene, siamo arrivata alla fine, ma non fermarti qui. Se ti è piaciuto questo articolo scommetto che troverai anche questo sulla rasatura tradizionale di tuo interesse. Buona lettura e…Scrivi!
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