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Sei qui perché stavi cercando info relative alla storia degli orologi? Bene sei nel posto giusto. Di sicuro la stoia dell’orologio ha origini antiche, ma ti sei mai chiesto quando nasce e quando diventa un oggetto cool?
Orologi vintage, oggetti di fatto. Qualche volta pezzi d’arte che valgono molte centinaia di euro, se non migliaia. Pensa che l’orologio che vale di più al mondo è il Patek Philippe 5004T e il suo valore è stimato oltre 3 milioni di euro. Si hai letto bene…
Sei più attratto dagli orologi vintage da polso oppure dalla classica cipolla? In questo articolo non tratteremo infatti solo la storia degli orologi, ma troverai approfondimenti fino a come riconoscere le patacche o le fregature?
Inoltre troverai 5 trucchi per stimarne il valore, 5 modelli che hanno segnato la storia e i nostri consigli per gli acquisti.
La storia degli orologi
Gli orologi vintage hanno letteralmente attraversato epoche ed epoche della storia dell’umanità.
La tradizione dell’indicazione dell’ora, infatti, esiste sin dall’alba dei tempi, con l’uomo che già millenni e millenni fa si industriava al fine di calcolare l’esatta durata delle ore di luce e di buio (un esempio è dato dalla costruzione della meridiana).
Ma è stata senza dubbio l’invenzione dell’orologio a determinare una nuova era per l’indicazione oraria: a partire dal Medioevo, infatti, le grandi città europee dell’epoca vennero dotate di orologi collocati in punti strategici (i centri cittadini, ad esempio).
Mentre dal ‘300 in poi alcune piccole botteghe artigiane iniziarono a perfezionare la produzione di strumenti di dimensioni ridotte.
La situazione mutò profondamente a partire dal XVIII secolo, con gli orologi che iniziarono ad acquisire la condizione di “status symbol”.
Non più solamente apparecchi per tenere conto dello scorrimento del tempo, ma veri e propri oggetti per impreziosire il proprio stile, il proprio status sociale. Sino ad arrivare ai celebri orologi vintage da polso.

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Il valore di un orologio vintage: come stimarlo?
Stimare il valore effettivo di un orologio vintage, però, non è affatto semplice e una persona poco ferrata potrebbe andare incontro a truffe e fregature, qualora desiderasse acquistare o mettere in vendita un dispositivo vintage da polso.
Alla luce di tutto ciò, quali sono i fattori da tenere in considerazione ai fini della stima di un orologio di questo tipo?
E come procedere con una valutazione effettiva e rigorosa?
Ecco elencate, uno dopo l’altra, le caratteristiche da considerare in vista di una stima di un modello di orologio vintage.
1 – Il brand, ossia la casa produttrice dell’orologio vintage da polso.
Com’è logico che sia, il valore di un orologio vintage può aumentare considerevolmente nel caso in cui l’oggetto sia stato prodotto da una casa rinomata, attiva da più decenni nel settore dell’alta orologeria.
Tra le case più note in assoluto troviamo ad esempio Rolex, fondata dall’orologiaio e imprenditore tedesco Hans Wildorf a Ginevra nel lontano 1905; Patek Philippe, creata ufficialmente nel 1851 (sempre a Ginevra) ma con il fondatore, il polacco Antoni Patek, impegnato nella vendita di dispositivi da polso sin dal 1839; l’italiana Panerai, esistente sin dal 1860 e attualmente avente la propria sede ufficiale sempre nella città svizzera; Audemars Piguet, fondata nel 1875 a Le Brassus (Svizzera) e produttrice di orologi confezionati esclusivamente a mano; e l’antichissima A. Lange & Söhne, azienda tedesca con sede a Glasshütte (Sassonia) che produce orologi da polso di lusso sin dal 1845.

2 – La fattura degli orologi vintage
La fattura vale a dire la composizione e lo stile stesso dell’orologio.
Un dispositivo più raffinato e impreziosito da un numero maggiore di pietre e materiali pregiati varrà molto più di un apparecchio della medesima epoca ma concepito con una minore qualità compositiva.
Dal punto di vista dei materiali, un orologio da polso può essere concepito con un telaio in semplice acciaio sul quale possono essere incastonate pietre come i rubini, i zaffiri o i diamanti.
Ma il telaio potrebbe anche essere lavorato al fine di applicare sulla sua superficie una particolare laccatura in oro, ovviamente.
In ogni caso, maggiore è il valore del materiale utilizzato nella concezione dell’orologio (calcolato in base alla grammatura delle pietre preziose), più pregevole sarà la fattura dello stesso, con un conseguente aumento del valore economico del dispositivo.

3 – Lo stato qualitativo dell’orologio vintage
Un fattore da non sottovalutare in virtù del fatto che, trattandosi di un orologio vintage, vi è la possibilità che sia stato già indossato da altre persone.
Ma ciò non significa affatto che la qualità dell’orologio sia minore, anzi: un orologio che sia stato in grado di attraversare indenne decenni e decenni di utilizzo è un orologio dal valore ancor più elevato.
Tra i difetti che potrebbero inficiare la qualità dell’orologio vintage troviamo righe nei pressi del quadrante, crepe, pietre mancanti lungo la scocca del dispositivo o anche malfunzionamenti legati alla rotazione delle lancette o del meccanismo di chiusura.

4 – L’anno di produzione dell’orologio vintage
Un fattore che, ovviamente, si riferisce alla storicità del dispositivo.
In questo caso, la regola generale vuole che tanto più antico è l’orologio, tanto più elevato sarà il suo valore intrinseco.
I motivi dietro a un simile ragionamento sono logici: un qualsiasi oggetto prodotto dalla mano dell’uomo avrà un valore tanto superiore quanti sono gli anni che separano la sua concezione effettiva dal presente.
5 – L’unicità degli orologi vintage
Che fa riferimento alla produzione effettiva del dispositivo preso in considerazione: minore è il numero dei modelli in commercio dell’orologio vintage interessato, più elevato sarà il valore economico di ogni singolo orologio.
Per valutare al meglio il fattore in questione, è possibile fare riferimento al numero di serie del dispositivo.
Affidandosi a un venditore affidabile, meglio ancora se esperto dal punto di vista dell’orologeria, è possibile risalire all’esatta numerazione della serie alla quale l’orologio appartiene.
Tale valore numerico è ospitato generalmente sia nei documenti di vendita del dispositivo, sia sul dispositivo stesso (all’interno del quadrante o sul lato direttamente a contatto con il polso dell’utente).
Un po’ come avviene nel settore automobilistico, dove ogni singola vettura prodotta da una determinata casa è dotata di un particolare numero di telaio, facente riferimento a una sola e unica automobile.

I modelli di orologi vintage che hanno segnato la storia dagli anni ’20 agli anni ’70
Nel corso dei decenni si sono succeduti modelli di orologi particolarmente mirabili, letteralmente in grado di segnare epoche differenti.
La storia degli orologi da polso vintage parte generalmente dagli anni ’20 e percorre all’incirca cinque decenni, arrivando a toccare gli anni ’70.
Dagli anni ’80 in poi, infatti, è difficile poter parlare propriamente di dispositivi vintage, vista la produzione relativamente più recente degli orologi appartenenti all’epoca contemporanea.
Rimanendo però alle epoche sopra citate, sono diversi gli orologi prodotti tra gli anni ’20 e gli anni ’70 che hanno fatto la storia dell’orologeria.
Dispositivi unici e caratterizzati da un fascino senza tempo, gli orologi prodotti in questi decenni si sono contraddistinti per la peculiarità dei materiali utilizzati nella composizione e per l’estrema raffinatezza dei design.
Piaget Piece Unique 1960
Si prenda come esempio il celebre Piece Unique 1960s realizzato da Piaget, l’azienda produttrice di orologi di lusso fondata a Ginevra nel 1874.

Costituito da un telaio in oro bianco a 18 carati, il Piaget Piece Unique presenta linee tondeggianti e delicate, con il materiale compositivo principale (l’oro bianco, per l’appunto) che impreziosisce sia la cassa che il cinturino.
Dotato di carica manuale, il Piece Unique è stato prodotto appositamente in serie limitata, e ciò lo si può dedurre anche dall’assoluta particolarità del suo design unico.
Rolex GMT-Master
Altro modello irripetibile è stato il Rolex GMT-Master, risalente agli anni ’50 e contraddistinto da forme perfettamente riconoscibili.
Caratterizzato dalla presenza di una cassa in acciaio e da un vetrino in plexiglas, la peculiarità più in evidenza del GMT-Master è senza dubbio la decorazione rossa e blu che corre lungo il quadrante dell’orologio.

Il dispositivo in questione è dotato di carica automatica ed è in grado di resistere senza problemi sino a una pressione di 10 atmosfere.
IWC Dress Watch
Andando ancor più indietro nel tempo ci imbattiamo nel mitico IWC (International Watch Co., fondata nel 1868 a Sciaffusa, Svizzera), e in particolare il modello Dress Watch, prodotto nel 1951 e divenuto un vero e proprio classico nell’ambito dell’orologeria.
Realizzato con cinturino in pelle, l’IWC si mette in evidenza per le sue forme estremamente eleganti e minimaliste, rispettando la concezione estetica e la perfezione dei meccanismi svizzeri.

Omega 1961s Automatic Steel
Altro orologio degno di nota è l’Omega 1961s Automatic Steel, prodotto dalla casa svizzera (fondata nel 1848 a La Chaux-de-Fonds) nei primi anni ’60 del secolo scorso.

L’Omega 1961s vanta una cassa in acciaio e un pratico cinturino in pelle, richiudibile tramite chiusura ad ardiglione.
E che dire del Zenith Chronograph 18K 1960s?
Concepito dalla casa di Le Locle, attiva sin dal 1865, il Chronograph è stato immesso sul mercato a partire dagli anni ’60.
Il dispositivo presenta una cassa in oro giallo e un cinturino in pelle, con le classiche funzioni del cronografo collocate su un delicato quadrante bianco.

Consigli per gli acquisti: gli orologi vintage per investimento
Gli orologi vintage rappresentano un investimento sicuro e certificato.
Acquistare un orologio vintage significa non soltanto impreziosire la propria collezione di dispositivi meccanici segnatempo, ma anche investire denaro su oggetti dal gusto inimitabile.
Per quanto riguarda il desiderio di acquistare un orologio vintage, l’ideale sarebbe procedere innanzitutto con una valutazione in base alle caratteristiche citate in precedenza.
Per quanto riguarda i modelli, i marchi e gli store online e offline, è buona cosa procedere in base alle proprie specifiche preferenze.
Al giorno d’oggi qualsiasi marchio produttore di orologi vintage vanta e-commerce e cataloghi online sempre aggiornati, i quali rappresentano i siti più affidabili sui quali fare acquisti: stiamo parlando di marchi come Rolex e Patek Philippe, Vacheron Constantin e Panerai.
Per quanto riguarda la scelta dei modelli sugli store online, gli utenti possono fare riferimento alle sezioni apposite dedicate alla vendita dei dispositivi classici e vintage: Rolex, ad esempio, alla sezione “Collezione di orologi Classici” mette a disposizione un catalogo ampio comprendente modelli come il Datejust e il Cellini, il Pearlmaster e l’Oyster Perpetual.
Patek Phillipe ha organizzato il proprio sito suddividendolo per collezioni, con gli utenti che, dalla collezione Gondolo alla collezione Ellisse D’oro, possono visionare con grande accuratezza gli orologi tradizionaki prodotti dalla casa svizzera.
Gli orologi vintage Panerai possono essere visionati all’interno della sezione apposita denominata “Special Editions”, con modelli quali il Luminor Sealand e il Radiomir realizzati con cinturini in pelle e quadranti in acciaio.
Il catalogo di Vacheron Constantin, invece, è decisamente più ampio, con l’utente che può selezionare un’ampia gamma di orologi facendo riferimento alle differenti collezioni ospitate sul portale, dalla Patrimony alla Overseas, passando per i modelli Historiques e i Traditionelle.
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