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Oggi parleremo di una delle pellicole più famose, d’ispirazione e ben riuscite degli anni ’60.
Stiamo parlando di 8 e 1/2 del 1963 di Federico Fellini la quale ispirò tantissimi altri registi.
La trama di 8 e 1/2
Il soggetto del film, Guido Anselmi, sta elaborando il suo film mentre si trova alle terme per ristorarsi. Tuttavia il suo riposo veniva sempre interrotto dagli altri componenti della troupe che vedevano in lui un punto fermo.
Ma i problemi non finiscono qui. Infatti lo raggiungono anche la moglie e l’amante, un perfetto momento di relax insomma.
Interrogato e interpellato da tutti sul film che sta generando, abbozza una trama fatta di rapporti tra sogni, ricordi e fantasticherie. La sua confusione esistenziale va di pari passo con al confusione che gli si è creata nella mente a causa delle innumerevoli relazioni ideate da Guido.
Le curiosità e le ispirazioni
Quando Fellini espose l’idea all’amico Ennio Flaiano sai cosa gli rispose?
Gli disse che era impossibile filmare un pensiero o un’idea.
Infatti Fellini ci ragionò su molto bene in quanto non aveva neanche un titolo ben definito e gli appioppa per adesso l’appellativo 8 e 1\2. Questo nome provvisorio gli è venuto in mente dopo aver diretto sei film interi e tre, diciamo, mezzi film.
Tuttavia quando tutto poteva iniziare ad essere girato l’idea di Fellini era ormai scomparsa dalla sua mente.

Si dirige allora verso il produttore, Angelo Rizzoli, per comunicare il problema.
Viene bloccato da un capo macchina per festeggiare il compleanno di un macchinista e, durante la festa, ecco il lampo di genio. Il film parlerà proprio di questo, l’idea di un regista senza ispirazione senza più un film da ideare.
Quindi Fellini si rivede in Guido Anselmi (Marcello Mastroianni), proprio come se fosse lui.grazie a questa idea geniale si aggiudicò il terzo Oscar per la carriera e, forse, il più importante dei tre.
In realtà le prime scelte per interpretare Guido furono Laurence Oliver o Charlie Chaplin ma poi optò per Mastroianni e anche per avere Sandra Milo nel suo cast faticò moltissimo in quanto il marito non voleva rientrasse nel mondo del cinema a causa della delusione del film Vanina Vanini.
Quando uscì il film per alcune scene fu utilizzato il viraggio di seppia.
Questa tecnica era impiegata per conferire a tali scene un sapore di antico, vintage come ad indicare i pensieri o i ricordi del personaggio, come spiegato da una didascalia all’inizio.
La casa che produsse 8 e 1\2 scelse queste tecniche per facilitare la fruizione delle scene che si susseguono senza confondere il pubblico.
Invece altre scene furono sovrapposte conferendo una luminosità eccessiva. Questo fu scelto da Fellini al fine di evidenziare determinate scene.
Ci fu un’intervista molto interessante.
Sai che Fellini affermò di aver ideato e fatto il tutto senza sapere quello che stava facendo in quanto ci fu uno sciopero di circa quattro mesi degli stabilimenti di sviluppo e stampa.
Perciò non poteva assolutamente controllare come stava venendo il risultato delle riprese.
Inoltre affermò che né Rizzoli né Fracassi volevano perciò proseguire. Immagina cos’ha fatto perciò Fellini.
Si è imposto in modo da finire tutte le riprese e tutto il film come voleva senza accettare repliche. E così fu, di fatto. Questo perché disse che controllare il tutto mano a mano per vedere come sta venendo il film, ti discosta dal reale obiettivo e porta il tutto fuori rotta rischiando di mandare tutto a monte.
Siamo arrivati alla solita conclusione, ma stavolta voglio chiudere regalandoti qualche piccola curiosità.
8 e 1\2 incassò circa £ 729.172.439, fu inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare e venne inserita nella lista dei dodici film preferiti del grandissimo Martin Scorsese.
Alla prossima amico mio.
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