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Ami le tute e ne vorresti sapere di più in merito? Sei nel posto giusto.
Sai che in origine la tuta vintage copriva tutto il corpo ed era costituita da un solo pezzo unico? In seguito l’outfit si trasformò nel due pezzi che conosciamo oggi noto in inglese col nome tracksuit. Vediamo come iniziò il tutto.
Tuta vintage: la nascita
Intono al biennio del 1919-1920 proprio nel periodo del movimento Futurista, Thayaht e il fratello Ram inventano la TuTa.
Era costituita da tasche e una cintura di semplice realizzazione che si contrapponeva alla moda borghese e costosa di quegli anni.
Cosa significa TUTA?
L’idea iniziale era quella di dare l’idea del “tutti uguali” dal francese tout-de-meme. Inoltre il nome si rifarebbe allo schema visivo del modello dove la T indicherebbe le maniche e il corpo sovrapposto alla U, fianchi e cavallo ed una A per le gambe divaricate.

Purtroppo inizialmente non riscosse fama nella moda ma invece nel campo lavorativo fu adottata in pieno e gli operai presero il nome di tuta blu. Ebbe un largo uso anche in campo militare e aeronautico in versioni rinforzate e con materiali specifici.
Negli anni ’70 la vediamo in apparizioni cinematografiche grazie a Bruce Lee, la famosa tuta gialla a strisce nere stile Adidas poi ripresa anche da Uma Thurman in Kill Bill – Vol. 1, e scoppiò la moda negli anni ’80 nello scenario hip-hop e ne ella break dance.
Come venivano realizzate?
Era un misto di triacetato e poliestere in modo da essere scivolose proprio per il ballo. Poi negli anni ’90 nella scena pop-rock furono “scoppiate” dove veniva presentato un jeans e la giacca della felpa oppure una t-shirt con un pantalone da tuta. Ma andiamo a vedere nello specifico ogni decade.
Intorno al 1967 l’Adidas inizia la sua produzione nel mondo del campo tecnico ed è proprio in questo anno che realizza la sua prima tuta da ginnastica per la star tedesca del calcio Franz Beckenbauer.
Oltre all’alto livello del capo grazie all’utilizzo del velour elastico simile al velluto creato con lana e cotone fu un’ottima soluzione di abbigliamento anche per interni. Con la moda delle discoteche negli anni ’70 nacque l’dea di unire lo stravagante con il formale ed è proprio così che prende piede la sua popolarità fra i giovani.
Gli anni ’80 segnano l’inizio di un’era che vede l’unione tra fitness e cultura pop. Infatti scoppia il boom dei capi sportivi grazie all’inserimento di materiali come il Gore-tex e il Sympatex dando vita ad esempio alla Shell Suit che costituì un vero e proprio movimento culturale paragonabile solo alle Air Max della Nike nel 1987.
I mitici anni ’90 fanno si che l’unione tra musica pop e tracksuit si fortifica a tal punto che addirittura alcuni stilisti vedendone il potenziale iniziarono ad inserirle nelle loro collezioni.
Quindi si passò da abbigliamento casual a a capo cult anche in situazioni formali. Molte pop star lasciano nuove mode nel vestire e nel portare la tuta come capo di abbigliamento. Si passa quindi dalla funzione termica originaria, composta da lana e cotone, ad una più leggere e libera nei movimenti in triacetato e poliestere.
I colori delle tute vintage

È proprio nel cromatismo che si verifica la rivoluzione vera e propria dove non esiste più il monocromatismo ma solo colori sgargianti e stravaganti al massimo del possibile.
Al giorno d’oggi celebrità, mostri sacri della musica e del cinema, giovani di ogni dove vogliono il loro guardaroba caratterizzato da questo capo di abbigliamento.
La tuta diventa così un must have necessario per ogni occasione ed è proprio qui che la moda la fa la tuta, sia la più stravagante sia la più classica. Rispetto a prima la tuta oggi non nasconde le forme di una donna ma ne esalta la bellezza e la morbidezza come per la figura maschile in quanto evidenzia muscoli e linee del corpo facendolo apparire molto sexy agli occhi del gentil sesso. L’incredibile utilizzo da parte delle celebrità ha fatto si che moltissimi teenagers desideravano acquistarle sempre e in ogni occasione.
Ti sei mai chiesto di cosa sono composte le tute che ogni giorno indossi o vedi in televisione?
Prima di tutto sono composte o di fibre naturali o di fibre sintetiche.
Andiamo a vedere per ben i cosa stiamo parlano. In quelle a fibre naturali troviamo l’impiego di cotone, può essere sia misto che di puro cotone per una freschezza in ogni situazione, o di viscosa, altamente asciutto e morbido ma che si strappa facilmente. Invece se parliamo di sintetiche? Stiamo parlando di poliestere che viene trattato con il cotone ed è molto resistente, l’elastan ricavato principalmente dall’85% da poliuretano, l’acetato composto da cellulosa e la viscosa la quale è simile alla seta ma molto più economica.
Arrivati a questo punto, come puoi scegliere la giusta tuta da acquistare?
Innanzi tutto pensa l’utilizzo che ne vuoi fare.

Ad esempio se la metterai in casa per rilassarvi una di cotone sarà l’ideale mentre come abbigliamento sportivo le tute di ultima generazione sono le prescelte. Esistono inoltre capi composti da fibre particolari impermeabili e traspiranti adatte all’attività all’aperto.
Scegli sempre una via comoda anche se opti per una tuta attillata e sono adatte anche per le donne incinte. Per loro le tute sono costituite da materiale elastico che andrà ad agevolare i loro movimenti mentre dovranno svolgere gli esercizi per parto in tutta comodità.
E se vuoi prendere spunto da qualche vip come puoi orientarti?
Prima di tutto consideriamo che torna di tendenza il tessuto tecnico stile anni ’80 e la fa da padrona il minimal.
Lo stile del “mi voglio rilassare” è il preferito che lascia intendere quel tono casalingo e trasandato che vuol passare inosservato ma non ci riesce. Spicca il monocolore ma tuttavia a volta si unisce a toni molto accesi per dare vita ad eccentrici mix giovanili. Passerai quindi dal funzionale al creativo senza mai abbandonare il confort che fuori dalla palestra e moltissime marche di tendenza e famosissime ti permetteranno di optare per un outfit semplice e fresco senza abbandonare la moda del momento. Rimarrai sulla cresta dell’onda, Stay Strong.
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