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Se leggi questo articolo probabilmente hai cercato o stai cercando informazioni sulla storia della vespa. Ma quello di cui voglio parlarti oggi non solo legato agli avvenimenti, trattati in maniera didascalica.
Voglio parlarti della storia della vespa analizzando i periodi storici e cercando di capire come, la Vespa, sia diventata un’icona dell’Italia anni ’50 e ’60.
La storia della Vespa, un mito italiano.

L’idea della Vespa fu commissionata all’ingegnere Corradino d’Ascanio da Enrico Piaggio.
Quest’ultimo aveva intenzione di creare un qualcosa di innovativo e che non era ancora stato visto dalla mente umana.
E’ proprio per questo motivo che il progetto fu affidato al grande ingegnere aereonautico, già progettista di diversi modelli sperimentali.
Quest’ultimo creo quindi un qualcosa che rispecchiava molto le sue esigenze personali.
Quindi fece in modo di creare un qualcosa di comodo da utilizzare in quanto non amava troppo scavalcare una moto per sedarcisi sopra.
Utilizzò tutte le sue conoscenze di progettistica aereonautica per riuscire a realizzare la prima moto a scocca portante in cui non erano presenti né strutture tubolari in acciaio e né il tunnel centrale.
Quindi riuscì a creare un motore derivato da quelli di avviamento aereonautici utilizzando una sospensione anteriore.
Per motivi di praticità spostò anche il cambio sul manubrio, per evitare macchie di olio sui vestiti.
I copri motore utilizzano il telaio, venne aggiunta una ruota di scorta che sicuramente poteva essere utile in quanto le stradine di quel periodo erano maggiormente in sterrato.
In questo modo, Corradino d’Ascanio, con l’aiuto di Maro d’Este, riuscì a creare la Vespa in pochissimi giorni.
Era l’aprile del 1946 a Pontedera.
Storia della vespa e del suo nome
Quindi, come abbiamo visto, fu l’ingegnere di Corradino D’Ascanio a realizzare la mitica Vespa.
Egli riuscì a firmare un accordo per la commercializzazione e distribuzione della Vespa con la Sears, Roubuk & Co.
Il modello che fu inserito all’interno del mercato americano fu la 125 U, chiamata poi Vespa Allstate.
Le origini del nome non sono del tutto verificate. La versione più famosa è quella che ci riporta ad un’esclamazione di Enrico Piaggio che, nel momento in cui si ritrovo il prototipo davanti, esclamo: “sembra una vespa”.
Questa considerazione fu fatta a causa del suono del motore insieme alla forma della carrozzeria che riescono a renderla simile a quell’insetto.
L’origine del nome deriverebbe anche da un’altra versione, che però risulta priva di fondamento.
Stiamo parlando di quella che farebbe pensare al nome Vespa come ad un acronimo di Veicoli Economici Società Per Azioni in quanto fu proprio la Piaggio ad essere la prima società per azioni in Italia.
Nello stesso tempo, la Vespa nacque come mezzo di trasporto utilizzabile da tutti. Oggi però sappiamo che questa ipotesi è stata smentita dagli esperti del veicolo.

Vespa: dalla nascita fino agli anni ‘90
La Vespa fu depositata dalla Piaggio & Co presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze.
Era il 23 aprile 1946.
La nascita ufficiale della Vespa è il 24 marzo 1946, quando il veicolo debuttò alla Mostra della Meccanica e della Metallurgia di Torino.
Qui venne presentata e fatta conoscere alla Piaggio che rimase molto colpita dal progetto.
La Vespa debuttò all’interno della società presso il Circolo del Golf di Roma, in cui era presente anche il generale americano Stone.
L’intero evento fu immortalato dalle telecamere del cinegiornale Movieton.
Grazie a quest’ultimo, anche gli italiani ammirarono la bellezza della Vespa all’interno delle pagine di Motor e sulla copertina, a quell’epoca ancora in bianco e nero, de La Moto.
Era il 15 aprile 1946. Solo alla fiera di Milano che si tenne lo stesso anno, i cittadini poterono finalmente toccare con mano il nuovo veicolo.
Lo scopo di Enrico Piaggio, nel momento in cui si dedicò alla produzione della Vespa, era quello di trovare una produzione momentanea alternativa che gli permettesse di superare quel periodo di magra presente nel dopoguerra.
La storia della vespa Piaggio e Moto Guzzi
Per questo propose anche alla Moto Guzzi di distribuire insieme il veicolo, in modo da riuscire a sfruttare al massimo la capillare rete di vendita presente nella casa di Mandello.
Tutto questo però non fu possibile in quanto Carlo Guzzi era molto contrario a questa progettazione in quanto la Vespa era vista come un veicolo molto instabile e pericoloso.
Oltre a questo rifiuto, anche il lancio della Vespa 98 non fu ben accolta dalla popolazione che poteva acquistare il modello classico a 55.000 lire e quello lusso a 61.000 lire.
E quindi, fu molto difficile e lento riuscire a vendere i primi 50 esemplari.
Nonostante ciò, Enrico Piaggio approvò l’allestimento di una linea di montaggio, eliminando la produzione artigianale, e chiese l’appoggio commerciale della Lancia.
Così la Vespa fu sponsorizzata anche dalla Lancia, evidenziando alcuni elementi del veicolo come il telaio carrozzeria a scocca portante.
Iniziò così la prima produzione in serie in cui furono realizzati ben 2500 esemplari.
Solo nel 1946 ne furono venduti 2181, mentre nel 1947 furono venduti 10535 Vespe.
La milionesima Vespa realizzata nel 1956
Ciò che rese davvero famosa la Vespa, al punto di essere amata da tutto il mondo, fu la presenza di una carrozzeria portante.
Aveva il compito di sostituire il telaio ed era in grado di coprire in modo integrale sia il motore che le parti meccaniche principali.
Per questo si poteva guidare la Vespa anche con le intemperie e con qualsiasi tipo di abbigliamento si indossasse.
Per queste caratteristiche, le vendite aumentarono sempre di più.
Negli anni ‘50 fu raggiunta la quota di 60 mila mezzi venduti, fino ad arrivare ad un milione di Vespe vendute nel 1956.
Ogni esemplare veniva venduto al prezzo d 68.000 lire, una cifra che corrispondeva ad uno stipendio di un operaio per un lavoro pari a tre mesi.
E’ proprio per venire incontro alla classe media che fu studiato il pagamelo a rate. Questa introduzione fece aumentare di molto il numero delle vendite.
Con il passare degli anni, anche all’estero inizio ad interessarsi alla Vespa, tanto da vedere la nascita di diversi Vespa Club e della Giornata italiana della Vespa, avvenuta per la prima volta nel 1951.
A partire da 1953, in diverse parti del mondo come Asia e America, si potevano contare oltre 10.000 stazioni Piaggio.
L’unico rivale della Vespa fu la Lambretta della Innocenti, che smise di essere prodotta in Italia a partire dal 1971.

La Vespa dal 1999 a oggi
Oggi, gli amanti della Vespa si dividono in due grandi categorie: i sostenitori della Vespa classica con motore a due tempi e cambio manuale e i sostenitori della nuova Vespa, priva di cambio e che provoca un inquinamento minore rispetto ai primi modelli.
L’ultimo modello che mantenne le impostazioni classiche era la Cosa, che fu prodotta fino al 1993.
Il penultimo modello della Piaggio, ha subito della variazioni molto ampie in quanto, nel 2011, viene riammessa nei listini della Piaggio con motore a due tempi e con una cilindrata di 125 e 150, con cambio a 4 marce e con la presenza di manubrio e marmitta catalitica.
L’ultimo modello presentato dalla Piaggio presenta un tecnologia del tutto green.
Infatti, nel 2017, viene presentato u modello del tutto ecologico che punta all’elettrico, stiamo parlando della Vespa Elettrica, che viene presentata per la prima volta al EICMA 2017.
Si tratta di un veicolo che non è del tutto elettrico, ma è un ibrido che, in un’altra versione, presenta anche la presenza di un motore termico a benzina dalla grandezza di 100 cm cubici.
Questa è in grado si aumentare l’autonomia fino a raggiungere 250 chilometri senza aver bisogno di fermarsi prima ad una stazione di servizio per fare rifornimento.
La Vespa Piaggio nella versione elettrica ha una potenza continua di 2 kw/h, ossia l’equivalente di 2,7 cavalli, e comprende anche una potenza massima che riesce a raggiungere anche i 4 kw/h.
Per una ricarica totale si ha bisogno di un tempo che è pari a 4 ore.
Ecco in che modo si è evoluta la mitica Vespa che tutti noi conosciamo sia dalle numerose canzoni a lei dedicate che alle numerose scene dei film italiani più famosi.
Spero che questo viaggio alla scoperta della storia della vespa ti sia piaciuto. Scopri altre curiosità dei motori vintage qui.
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