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La storia della Ferrari, il marchio italiano automobilistico famoso in tutto il mondo, è un storia piena di curiosità.
Nel voler leggere della storia della Ferrari infatti, puoi trovare in rete tante informazioni. In questo articolo invece troverai curiosità, aneddoti e piccole storie che hanno reso la casa del cavallino rampante una tra le più famose al mondo.
Orgoglio italiano al ceno per cento: la storia della Ferrari
Sto parlando del cavallino rampante di casa Maranello, la Ferrari. La Ferrari s.p.a. è stata fondata nel 1947 da Enzo Ferrari.
Stiamo parlando di una casa automobilistica produttrice di auto sportive e da corsa che hanno plasmato il mondo delle corse e della Formula Uno con bene trentuno titoli all’attivo.
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Le origini del Cavallino Rampante
Tuttavia le origini risalgono già nel 1929, tramite la scuderia Ferrari ancora oggi divisione principale dell’azienda.

La storia del logo Ferrari
Ti ricordi che prima abbiamo definito il logo come un cavallino rampante?
Come nacque tale scelta?
Il simbolo originale era quello utilizzato dall’aviatore Francesco Baracca durante la prima guerra mondiale e nel 1923 fu ceduto dalla madre di quest’ultimo come portafortuna a Enzo Ferrari.
Inoltre il fondo giallo è stato scelto in quanto colore ufficiale di Modena.
I personaggi di rilievo della Ferrari
Le figure di rilievo che guidarono la Ferrari nel corso degli anni (fatta eccezione ovviamente per Enzo Ferrari) sono noti in tutto il mondo e, come di sicuro saprai, si tratta di Luca di Montezemolo sostituito nel 2014 da Sergio Marchionne fino al 2018 e, dopo la sua dipartita, da John Elkann e Louis Carey Camilleri.
Una piccola curiosità riguarda proprio la gestione di Marchionne, infatti tra il 2013 e il 2014 fu riconosciuto come il marchio più influente al mondo.
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La storia della Ferrari
Andiamo a vedere insieme un pò di storia, ti va?
Abbiamo precedentemente detto che nel ’29 fu fondata la Scuderia Ferrari a Modena.
Nome particolare vero?
Sembra si tratti di cavalli o ippodromi, ironia della sorte basti pensare all’iconico logo.
Fu addirittura la sede del reparto corse dell’Alfa Romeo fino a quando non ne fu allestita una all’interno dell’Alfa dallo stesso Ferrari. Accadde tutto nel lontano ’37 quando Ferrari fondò in seguito l’Auto Avio Costruzioni nella stessa precedente sede della Scuderia.

Ti starai sicuramente chiedendo perché venne chiamata in questo modo?
Questo perché il nome Ferrari non poteva essere utilizzato a causa delle precedenti clausole contrattuali con Alfa. Venere prodotti due esemplari della 815, la prima vettura del marchio Avio (1940).
Ma la guerra, come sempre, portò alla sospensione dell’attività al solo scopo di produrre componenti militari.
Finito il secondo conflitto venne in definitiva fondato il marchio Ferrari nel 1947, il quale debuttò con il modello 125 S.
Il ruolo di Fiat
Ma che ruolo ebbe la Fiat in tutto ciò.
Intorno al ’55 iniziò a finanziare la Scuderia per cercare di essere più competitivi della Mercedes nei campionati Formula 1 e nella Mille Miglia.
Fu tentato di nuovo di creare accordi con l’Alfa, ma cessarono quasi immediatamente. Nel momento in cui stava ottenendo risultati due tragedie, una a Les Mans nel ’55 e la tragedia di Guidizzolo nel ’57, fecero abolire le corse su strada.
È in questo panorama che Henry Ford II prova ad acquisirla ma ottenne solo una risposta negativa: la Ferrari voleva piena autonomia nel reparto corse, mai accettata dalla Ford.
I fantastici anni ‘60 vede la collaborazione Fiat/Ferrari dando la luce al marchio Dino ma mantenendo comunque la propria autonomia.
Una volta morto Enzo Ferrari nell’88 quasi tutta la parte finanziaria passò in mano alla Fiat, mentre subentrò il figlio Piero Lardi Ferrari come vicepresidente e in questi anni si sviluppò il marchio con il suo enorme merchandising.
Prima abbiamo nominato Montezemolo. Sai che ha ricoperto due figure molto importanti all’interno dell’azienda?
Quella di presidente nel 1991 e amministratore delegato nel 2006. È lo stesso anno in cui una quota dell’azienda venne acquistata da una società degli Emirati Arabi chiamata Mubadala e la costruzione del più grande parco a tema Ferrari, il Ferrari World.
La fiat si ripropose prepotentemente di nuovo acquisendo di nuovo quella quota nel 2010. Marchio talmente noto e influente in tutto il mondo che si quoto addirittura in borsa, sia quella di New York che quella italiana, a partire dal 2010.
Il panorama sportivo della Ferrari
Ritorniamo un attimo a parlare del panorama sportivo della casa dal cavallino rampante.
Dal ’29 iniziò la sua attività come reparto corse dell’Alfa Romeo lavorando alle vetture da competizione contro Bugatti, Merced-Benz, ecc. ottenendo importanti riconoscimenti nello Sportprototipo e nei Gran Premi.
Nel ’37 la Scuderia fu chiusa a fronte dell’Alfa Corse fino alla chiusura definitiva dei rapporti intorno agli anni ’40.
Conclusa la Seconda Guerra Mondiale, intorno agli anni ’50, entrò nel mondo della Formula 1 diventando il marchio più influente vincendo ben trentun titoli. Gli anni fino al ’55 valsero alla Ferrari titoli e podio grazie a figure quali Alberto Ascari e José Froilàn Gonzàlez.
Nel ’61 purtroppo si verifico un brutto episodio per la storia della Ferrari. Stiamo parlando dell’incidente avvenuto nel Gran Premio d’Italia dove perse la vita Wolfgang von Trips e quindici spettatori.
È un incidente famoso oltre a causa della sua violenza, anche perché fu il primo ad essere trasmesso in televisione.

I riconoscimenti mondiali
Finora abbiamo parlato di vittorie nei gran premi ma non di titoli mondiali. Ma per fortuna grazie a Niki Lauda nel ’75 arrivò il primo traguardo.
Anche Niki tuttavia nel 1976 subì un violentissimo incidente durante il campionato al Nurburgring.
Altri due eventi negativi segnarono la storia del cavallino nel settore mondiale.
La morte di Villeneuve nell’82 a Zolder e l’incidente di Didier Pironi. Furono sostituiti rispettivamente da Patrick Tamby e Mario Andretti che riportarono a casa il mondiale.
Dal 1999 al 2007 forse la Ferrari ebbe i tre piloti che meglio ricordiamo e che hanno plasmato il nostro tempo. Stiamo proprio parlando di Michael Schumacher, Eddie Irvine e Kimi Raikkonen.
Le auto Ferrari
Per concludere farei una piccola precisazione riguardante l’impiego del logo Ferrari sui mezzi privati.
Come detto dapprima durante l’unione con Alfa il suo simbolo era un quadrifoglio verde, ben visto anche dai piloti come effetto scaramantico durate le gare.
Dopo la sezione fu scissa e nacque la Scuderia Ferrari, identificata dal cavallino rampante nero su sfondo giallo, con le due iniziali SF e la bandiera italiana.
Apparì per la prima volta sue due Alfa Romeo 8C 2300 Mille Miglia Zagato Spider passo corto alla 24 Ore di Spa del 1932.
Tra il 2013 e il 2014 fu riconosciuto come uno dei marchi più influente al mondo.
E sai perché?
Perché è facilmente riconosciuto da tutti e in tutto il globo avendo quasi un accezione di fedeltà al logo come un’icona di qualità indiscussa.
Inoltre l’esclusività del marchio, tramite la penna di Pininfarina, Scaglietti, Bertone e Vignale, è corredata da un potenza mostruosa grazie ai motori V8 e V12.
Sai perché fu scelto il rosso come colore principale nella storia della Ferrari?
I colori adottati nel mondo delle corse venivano affidati dalla FIA e prevedevano il rosso per le italiane, per le francesi il blu, bianco per le tedesche e verde per le inglesi. Quindi il Rosso Ferrari “Corse” rimase invariato per sottolineare la nazionalità del marchio, che poi diventò il colore della storia della Ferrari.
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