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Giradischi vintage: stai pensando anche tu che è roba vecchia vero?
Eppure la moda segue un ciclo sempre uguale, quindi ciò che nel passato andava di moda prima o poi, torna inevitabilmente in auge.
Questo vale anche per i meravigliosi giradischi vintage. Il giradischi o grammofono è stato uno dei più usati sistemi di riproduzione musicale dal 1870 fino agli anni 80. Scopriamo insieme alcune curiosità della storia e infine ti daremo alcuni consigli per gli acquisti di giradischi vintage e retrò.
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Giradischi vintage: La storia
Come funziona il sistema alla base del giradischi vintage?
Il grammofono, antenato del giradischi vintage, dal 1877 trasformava le oscillazioni di un ago fatto ruotare sul solco del disco produceva e le convertiva in vibrazione sonora.
vintageit – il giradischi vintage
I primi giradischi
Con l’avvento nel 1927 del giradischi duale tutto questo marchingegno venne meno. Il giradischi diventa così un apparecchio elettronico in cui un disco in vinile veniva fatto ruotare e una testina con punta diamantata convertiva le vibrazioni meccaniche in segnale elettrico e quindi in suono udibile.
Il segnale infatti dopo essere stato recepito veniva amplificato elettronicamente e poi diffuso da uno o più altoparlanti. Nel 1947 quando il vinile rimpiazzò completamente il carbonio precedentemente usato per produrre dischi si ebbe la prima vera diffusione del giradischi.
L’epoca dei giradischi vintage per antonomasia
Gli anni 60 sono stati quelli che hanno consacrato il giradischi vintage come strumento di riproduzione musicale per eccellenza, tanto che nel 1967 la divisione Panasonic lanciò il primo giradischi che utilizzava un motore a trasmissione pura tecnologia per quegli anni.
I giradischi negli anni ’90 e in epoca moderna
Quando agli albori degli anni 90 è stato soppiantato da altri dispositivi come il CD, più comodo e più versatile, tutti pensarono che il giradischi fosse ormai da rottamare.
Eppure nonostante lo stop di quegli anni a partire dai primi anni del 2000 il suo mercato è tornato a crescere soprattutto spinto dalla richiesta di appassionati e collezionisti, i quali non hanno mai abbandonato il primo amore e il fascino che quello strumento dava alla musica stessa. In effetti quando si parla dell’evoluzione della musica si è soliti soffermarsi soprattutto sugli aspetti della qualità e dei formati più o meno comodi ma in realtà bisognerebbe anche sottolineare come molte volte in nome della qualità del suono abbiamo sacrificato la poesia che vi era dietro quelle sbavature che il giradischi aveva ed ha tutt’ora.

Giradischi vintage: Marchi storici
Con la nascita del giradischi elettronico intorno agli anni 40 compaiono sul mercato i primi esemplari.
I marchi che producono oggetti di questo tipo sono la AMI nel 1927 che produce il primo “fonografo a moneta“, successivamente soggiunsero sul mercato altri marchi concorrenti come la Wurlitzer , Seeburg, e Rock-Ola, tutti marchi storici della produzione di quegli anni.
I modelli di giradischi vintage prodotti in quegli anni che hanno maggiormente influenzato delle generazioni sono stati il 1015 Wurlitzer , il Victory e il famoso Seeburg M100C del 1952, che altro non è che il famosissimo juke-box di Fonzie fino a giungere allo psichedelico Sunstar degli anni 70.

I giradischi in questi anni erano prodotti abbastanza costosi. cVenivano acquistati e installati in luoghi pubblici, all’interno dei quali si potesse con pochi centesimi ascoltare i brani più in voga all’epoca.
Sulla scorta di queste abitudini nasce nel 1964 il famoso programma di musica in piazza che affascinava i giovani di ieri e di oggi.
In realtà tantissimi sono i marchi che hanno fatto la storia di questo oggetto, come McIntosh, Marantz, Harman-Kardon, Klipsch, JBL, Phase Linear, AR.
La stragrande maggioranza di questi marchi producevano giradischi caratterizzati da eccellenze progettuali e eleganza costruttiva unica, che però si rifletteva nell’elevato costo, tali da renderlo, nonostante la fama, un oggetto per pochi.
Particolare attenzione va posta ad un marchio la Thorens che ha rappresentato per anni il punto di riferimento per tutti i cultori di questo settore. I sui giradischi vintage erano pregiati, inaccessibili ma ciononostante elemento di spicco della categoria. Infatti dopo il boom degli anni doro del giradischi, quando quel settore subì una battuta d’arresto, la la Thorens ha visto i suoi prodotti interessati da un fiorente mercato di collezionisti in continua espansione.
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I dischi in vinile
Il disco in vinile è una semplice piastra di forma circolare, che ha la caratteristica di avere un solco continuo a spirale e ondulato.

Il solco, che procede dal contorno del disco fino ad arrivare al centro, costituisce cosiddetta pista sonora, che da quasi 70 anni è in grado di regalare emozioni agli amanti della musica di tutto il mondo.
In linguaggio tecnico, i dischi in vinile sono supporti utilizzati per la memorizzazione dei segnali sonori.
Per quanto riguarda il suo funzionamento e quindi la riproduzione del suono, viene utilizzato il Giradischi, il quale è collegato ad un amplificatore, che ha il compito di diffondere le frequenze sonore.
La cosiddetta Puntina di Lettura, attraversa il solco seguendo tutte le ondulazioni impresse sul disco: in tal modo, la puntina compie le varie vibrazioni che vengono trasformate in suono dall’amplificatore.
Per ottenere il suono giusto però, bisogna fare in modo che la puntina e il solco abbiano un buon contatto, e se non ci non accade, si avranno solamente fruscii rumori fastidiosi e distorsioni.
L’epoca d’oro dei Dischi in Vinile
E’ molto importante per comprendere il modo in cui la musica si è evoluta, capire la collocazione del vinile.
La grande evoluzione che ha apportato negli anni, si va a intrecciare con altri oggetti come il grammofono, il giradischi ed il jukebox.
Il primo disco in vinile venne lanciato nel 1948 negli Stati Uniti: ciò segnò un salto di qualità rispetto al precedente 78 giri realizzato in gommalacca.
Il materiale del disco in vinile era invece in PVC, un tipo di materiale in resina che, rispetto al 78 giri, era in grado di diminuire il numero dei solchi, ma anche di abbassare la velocità di riproduzione della musica.
La nascita del disco in vinile a 33 giri fu evento molto importante nella storia della musica, poiché si rendeva disponibile la presenza di un supporto molto più leggero rispetto al 78 giri, e soprattutto con una qualità sonora maggiore.
Il formato del 33 giri era un formato standard, e ciò permetteva la registrazione di circa 10 brani, che portò ad un risparmio sia per i produttori, ma anche per gli acquirenti, avendo così un numero maggiore di brani su un supporto molto più leggero.
Poco tempo più tardi, nacque il 45 giri, una via di mezzo tra il 78 e il 33 giri: rispetto a quest’ultimi, aveva un formato minore e poteva ospitare pochissimi brani.
I dischi in vinile erano caratterizzati da un tipo di suono analogico: negli anni del boom economico possedere Vinili, era sinonimo di agiatezza.
Tale supremazia verrà però annullata negli anni 80 con le audiocassette e successivamente con l’avvento dell’era digitale e la nascita del Compact Disk.

I dischi in vinile oggi
Oggi i dischi in vinile vengono acquistati solamente per collezionismo o per avere un oggetto d’epoca in casa.
Per alcuni, la per nostalgia di poter rivivere gli anni del suono analogico è un fattore che può spingerli a spendere cifre molto alte, per accaparrarsi un disco in vinile.
Purtroppo però nei vinili di oggi di analogico c’è ben poco: già a partire dai master, che sono solamente digitali; chi produce i dischi non possiede più tutta l’attrezzatura utile per poter stampare i dischi con analogici, come per esempio le classiche bobine dotate di nastro magnetico.
Vengono utilizzati formati standard come il WAV o il FLAC, con frequenze varie (16bit a 24 kHz) ma nonostante ciò, risulta molto difficile rispettare la classica catena analogica di un tempo. In poche parole, il classico disco in vinile non c’è più e ciò suscita un risentimento negli appassionati.
L’unico modo per possedere un vero e proprio disco vinile, non gli attuali in formato digitale quindi, è quello di acquistare dischi in vinile originali specialmente nei negozi di antiquariato o nei mercatini dell’usato.
Cosa caratterizza la musica di un disco in vinile
Nonostante quello che abbiamo detto finora, l’unico modo per ascoltare della buona musica, è ascoltarla con i dischi in vinile.
Partiamo innanzitutto da suono: anche se la qualità è inferiore, il suono risulta più ricco di frequenze, che sanno essere morbide e basse, dolci sui suoni medi e alti sui suoni aperti.
I dischi in vinile sono caratterizzati da scritte e incisioni che ti trasportano indietro nel tempo; se c’è sia della polvere, questo non andrà a influire sulla qualità della traccia anzi, la rende ancora più unica; ovviamente se è troppo sporco bisogna prendersene cura.
Per quanto riguarda i costi, per alcuni potrebbe sembrare un fattore negativo ma per gli appassionati non lo è.
Quando si ascolta la musica che ha un determinato costo, sia per l’acquisto del vinile in se per se sia per la strumentazione necessaria per riprodurlo, si ha quel tipo di attenzione che al giorno d’oggi è andata persa, colpa della musica scaricata dal web o proveniente da Spotify.
E infine abbiamo la copertina, le foto e i testi, che ti fanno rivivere gli anni d’oro della musica.
Insomma, nonostante oggi si posseggono gli impianti stereo più tecnologici, è impossibile non emozionarsi vedendo o ascoltando un disco in vinile.
Giradischi d’epoca o rètro: Migliori sul mercato

· Musitrend
Quando generalmente si tratta l’argomento del giradischi vintage si propende verso atteggiamento di sufficienza quasi fosse qualcosa di ormai obsoleto.
In realtà questo giradischi è uno tra i più “moderni” del mercato. Infatti oggi il mercato dei giradischi ha subito dei rinnovi a cominciare dalla tecnologia. Il giradischi Musitrend in particolare è pensato con un design retrò e d’epoca senza però risultare antico. Valigetta in legno con fibbia e manici dorati conferiscono preziosità al prodotto.
Al suo interno trovi tutte le caratteristiche dei migliori giradischi come ad esempio la scelta della velocità di riproduzione, la possibilità di leggere 33-45-78 giri, due altoparlanti stereo incorporati che ti alleggeriranno dall’ingombro di fastidiosi cavi elettrici e in ultimo la possibilità di due uscite RCA che ti garantiscono una perfetta integrazione del giradischi con il tuo impianto stereo.
Oltre a tutte queste innovazioni il giradischi Musitrend può all’occorrenza essere collegato al computer o al tablet perché è dotato di una comoda presa USB. Grande compattezza nelle dimensioni (35 x 25 x 11 cm) e ottimo rapporto qualità prezzo ne fanno un ottimo prodotto di categoria.
· Auna MG-TT-82C
Il giradischi MG-TT-82C non è un giradischi dal design pretenzioso ma offre tutto ciò che serve in un design compatto e essenziale.
Possiede due sole letture 33-45 giri ed è privo di porte USB, ma se quello che cerchi è un giradischi di design ma allo stesso tempo compatto è ciò che fa per te. Dotato di due altoparlanti incorporati con ottime prestazioni, inoltre questo modello potrà essere collegato al più avanzato impianto Hi-fi. Non è un giradischi da collezionismo o di alta fascia ma compie il suo dovere egregiamente.
· Lauson
Giradischi di grandissimo pregio e eleganza, raccolto in una scocca in legno che ricorda un po’ una radio degli anni 30.
L’apparenza retrò nasconde moltissime funzionalità moderne come la caratteristica di poter collegare il giradischi via bluetooth alle casse, al cellulare o a qualsiasi altro dispositivo.
Possiede un lettore CD integrato e una porta USB. Oltre alla modernità possiamo trovare anche la tradizione delle funzionalità del giradischi di un tempo come la radio e le tre velocità di riproduzione. Si colloca in una fascia di prezzo simile agli altri modelli ma con un design più compatto e comodo. Dimensioni compatte (45 x 33 x 25 cm per un peso totale di 8 kg) e grande attenzione ai dettagli e alle tecnologie inserite al suo interno ne fanno uno dei modelli più eleganti della categoria.
· Crosley Cruiser
I giradischi Crosley sono prodotti ottimi per chi cerca uno stile vintage e retrò che al tempo stesso coniughi l’eleganza e la tecnologia.
Di provenienza americana questi prodotti emergono grazie al loro stile accattivante e particolare, con colorazioni che vanno dal classico nero al giallo, blu, turchese. Piccoli, compatti e leggeri sono adatti a chi vuole collocarlo in posti di piccole dimensioni o per chi vuole trasportarlo in giro per i suoi viaggi.
Gli esterni sono realizzati in ecopelle e metallo donando cosi un tocco di raffinatezza maggiore discostandosi dalla plasticità della massa. Non è dotato di amplificatore ma il suono è ottimo per l’utilizzo a cui è destinato. Ottimo rapporto qualità prezzo e eleganza ne fanno un fantastico investimento.
· 1 By Oone
Oggetto adatto agli amatori dello stile vintage, design minimal e discreto ma completo di tutte le funzionalità che necessito a questo tipo di prodotto.
Questo modello è provvisto di ingresso AUX-in per i vari jack da 3,5 mm, ingresso RCA e casse integrate. Oltre a queste caratteristiche di base troviamo anche 2 vie Crossover, un giradischi wireless compatibile con tutti i dispositivi e la possibilità di riversare su MP3 qualsiasi traccia. Realizzata in legno massiccio, simil-legno e altri materiali. Ottimo incontro tra tecnologia, eleganza e compattezza
· Auna Belle Époque 1908
In questo caso non si tratta più di un semplice giradischi ma di un vero e proprio impianto stereo, compatto e accessoriato di tutte le componenti necessarie al raggiungimento di ottimi risultati.
Dotato di un’interfaccia bluetooth, la Auna Belle Époque 1908 ti permetterà di ascoltare musica su ogni tipo di supporto dal più tradizionale vinile al più recente mp3 senza mai rinunciare alla qualità del suono. Realizzati interamente in legno con finiture in color oro per donare un tocco di classicità ed eleganza.
Permettono di leggere 33-45- 78 giri e hanno casse integrate, che possono essere facilmente collegate grazie alle prese USB e al lettore cd di cui è dotato l’impianto. Giradischi, lettore, registratore, questo prodotto è completo, compatto (50 x 22 x 33 cm, e pesa circa 8 chili) e versatile, il tutto ad un prezzo davvero competitivo.
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