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Regina dei doppi sensi e dei giochi di parole: il cognome d’arte Von Teese richiama la pronuncia di tease, parola chiave del Burlesque, l’arte di cui ? portavoce globale e indiscussa.
Il teasing?? l’atto di stuzzicare, solleticare gli istinti giocando la carta dello stupore e della malizia. Cosa che Dita Von Teese sa fare meravigliosamente sul palco; mentre slega i lacci del suo corsetto oppure scivola dentro l’enorme coppa Martini.
Quello che pi? ammiro di lei ? l’incredibile morbidezza di ogni suo gesto, lo sguardo lento e implacabile e soprattutto la grande personalit?. Solo con l’amore sincero per quello che fai puoi trasmetterlo senza mezzi termini.
Nel libro di Dita Von Teese a doppia copertina “The Art of the Teese” campeggia una sua immagine con i ventagli di piume rosa confetto, ma se giri il libro eccola apparire con gli occhi bendati da un nastro nero.
Una doppia anima che convive in perfetto equilibrio nel carattere di questa showgirl, che ad ogni modo non riesce mai a contraddirsi. A parte una caduta di stile (opinione personale) nel ’99 e 2000, con due film – che dire piccanti ? dire poco- in cui la diva si mostra in scene hard-core senza veli.
Puoi chiamarmi in molti modi: spogliarellista, stripper, burlesque performer o danzatrice esotica, ma rester? sempre la stessa.
Diretta e audace, Dita Von Teese ? al tempo stesso sobria e schiva. Solo lei pu? essere una regina del fetish e farlo passare per qualcosa di estremamente elegante. Ecco, in questo sta la sua unicit?.
Festeggiamenti sontuosi. La stella mondiale del Burlesque?Dita Von Teese non poteva non essere celebrata con sfarzo. Il 28 settembre, per il suo 46? compleanno, ha dato una festa a tema fonduta in stile ‘700.
Ovviamente, tantissimi i nomi illustri che hanno ricevuto l’invito speciale per Fun ‘Do Fondue, il party ospitato dal manager della vodka?Absolut Elyx?a Los Angeles. Come al solito un grande evento patinato e super commerciale per una diva del suo calibro.
La splendida illustrazione per il party ? di David Downton, disegnatore ed editore di moda contemporaneo, eseguita nel suo tipico stile acquerellato. Se non lo conosci, il suo sito merita una visita!
Ma chi ? Dita Von Teese?
Facile a dirsi, complicato parlare di una grande icona di stile (per me che conosco e amo follemente tutti i suoi act) ma anche un personaggio controverso e dalle mille sfaccettature. La notoriet? di questa donna apparentemente perfetta ? legata a doppio filo con la cura del personaggio H24. Dita Von Teese non ? una maschera da sfoggiare sul palco, ma un portamento da tenere in qualsiasi occasione.
Il suo act che preferisco ? “Dita Von Teese’ing“ nella versione presentata al Crazy Horse di Parigi: Dita si sveste davanti ad una luce diretta sul volto che non svela mai il corpo nudo, coperto ora dall’ombra ora dal fumo. Una lezione magistrale di seduzione!
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Un amore lungo tutta la vita. Il nome Dita lo prende in prestito dall’attrice del cinema muto Dita Parlo, ma il look felino ? quello di Bettie Page. La modella fetish dalla famosa frangia nera ha ispirato?Heather Ren?e Sweet (questo il suo nome di battesimo) fin dall’adolescenza.
E’ all’et? di 12 anni che si innamora di biancheria intima e calze di seta, e a 15 inizia a lavorare come commessa in un negozio di lingerie, dove acquista il primo corsetto vittoriano. La madre la introduce a questo sfrenato amore per il vintage, insegnandole tra l’altro a tenere delle sopracciglia folte.
“Lei le teneva molto sottili, come era di moda negli anni ’60, e cos? mi ripeteva di non strapparne via troppe”. Un intero capitolo del suo libro?“Your Beauty Mark”? parla di sopracciglia.
Curve da capogiro. Misure ufficiali 85-59-85 che per? non sono il motivo del suo successo, a detta sua. L’aspetto fisico ? sicuramente un tema a lei caro, ma senza farne mai il tema centrale delle performance ne un’ossessione del suo stile di vita. Una corretta alimentazione e poco sport quotidiano sarebbero i suoi segreti di bellezza. E uno smoothie vegetale ogni mattina, fatto con foglie di spinaci, lattuga, succo di limone o mela e ghiaccio tritato.
Pelle diafana e capelli corvini, che tinge meticolosamente con uno scovolino da mascara e utilizzando sempre la medesima colorazione. Un contrasto di grande impatto che ne fanno una perfetta Biancaneve gotica.
Impeccabile in stile anni Quaranta. Non vedrete mai la Teese fuori posto, fuori luogo o fuori modo. Nemmeno se paparazzata mentre carica le buste del supermercato. Perch? abbia scelto la chiave del look in questa epoca di mezzo resta un mistero. Secondo il mio punto di vista perch? gli anni Venti le andavano troppo stretti, i Trenta troppo tristi e i Cinquanta troppo frivoli.
Non ho mai avuto l’ossessione di sembrare giovane a tutti i costi. Le donne che ammiro e che mi hanno ispirato nel mio lavoro erano famose per la loro eleganza, indipendentemente dalla loro et?.
Dita Von Teese ha davvero eleganza da vendere, che difatti non si ? fatta mancare nulla. E’ stata icona per Loboutin, Wonderbra, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood, Mac Cosmetic, Cointreau e tanti altri… indimenticabile mentre si versa addosso una bottiglia di acqua nello spot Perrier del 2010. E’ inoltre designer di lingerie, occhiali, calze e guanti. Una glamour evangelist come lei stessa si definisce e una convinta?do-it-yourself girl:?Dita Von Teese ama prendersi cura di s? in autonomia, mal sopportando consulenti invadenti (mmmh, difficile da credere).
Che bello, ho qualcosa in comune con Dita!? [oltre a corsetti, piume di struzzo, scarpe col tacco, luccichii vari, gonne al ginocchio, eye liner sottile, manicure a mezzaluna etc etc ……………]
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