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Se ti stai chiedendo come decapare un mobile ma non sai da dove iniziare sei nel posto giusto. Affrontare un restauro non è di per se difficile, ma prima di tutto devi capire come restaurare un mobile.
Si perchè nel restauro, perchè sia piacevole da vedere ma anche da compiere, sono molte le variabili, anche sottili in gioco.
Mi sono cimentato in diversi lavoretti ultimamente, ed ecco pronta per te una piccola guida su come restaurare un mobile.
Il gergo tecnico il restauro del mobilio viene definito appunto decapare un mobile.
In più troverai anche un approfondimento su come restaurare un mobile antico, con le tecniche e i passaggi necessari a riportare a nuova luce il tuo vecchio mobile.
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Come restaurare un mobile: la preparazione
Innanzi tutto per conferire quell’aspetto vintage “trasandato” tanto desiderato devi sapere che ci sono dei passaggi ben precisi da seguire.
Decapare un mobile non è difficile infatti, ma ci vuole un pò di pazienza.
Infatti, a volte per conferire uno stile invecchiato si rischia di avere un effetto brutto e sgradevole se non si lavora secondo lo schema che troverai sotto.
Analizzeremo principalmente lo stile tipico che conferisce un aspetto elegante e di un certo livello. Questo stile è definito da toni prettamente chiari come l’avorio, il bianco e il rosa.
Le tecniche che utilizziamo però valgono per qualsiasi colore, accostamento o altro.
Quindi ecco la prima regola: per sapere come restauro un mobile, devi prima di tutto documentarti sul perfetto stile che vuoi donare al tuo oggetto.

Come restaurare un mobile: materiali, strumenti e fasi del restauro del legno
Iniziamo quindi a vedere quali materiali occorrono per restaurare un mobile.
I materiali
Quello di cui abbiamo bisogno è acqua, bicarbonato di sodio, vernice ad acqua grigio chiaro, primer per legno, pennelli, carta vetrata, spugnetta metallica e un panno.
Tieni a portata di mano anche dello stucco per legno e, per le finiture, cera d’api e olii vari.
Decapare un mobile è un lavoro antico, fatto di passione, pazienza e aromi. Si aromi di legno, cuoio, cera d’api e vernici.
Cosa ti serve per il restauro del mobile?
Per i pennelli ti consiglio questi, sono di diverso formato, economici e fanno il loro lavoro egregiamente.
Per lo stucco invece ti consiglio questo. E’ il gusto compromesso tra qualità e prezzo. La finitura è naturale ed è abbastanza per i ritocchi.
Per la vernice non puoi sbagliare, usa questa e non ne rimarrai deluso.
Tutte le varianti sono delle imitazioni, questa invece è la vernice a base di gesso bianco antico perfetta per la tua operazione di restauro.
Come restaurare un mobile: la preparazione
Una volta scelto il mobile da restaurare bisogna eliminare eventuali orpelli non coincidenti con lo stile in questione come pomelli o maniglie di troppo.
Inoltre per un lavoro più pulito, anche se più lungo, ti consiglio di smontare le cerniere che vanno trattate in maniera diversa.
Prima di passare all’azione bagna un panno asciutto con acqua e bicarbonato per togliere la polvere e poi con la carta vetrata lavora la superficie.
Mi raccomando, la carta vetrata deve essere a grana fine per la preparazione e grossa invece per togliere. Non deve lasciare solchi altrimenti l’effetto sarà brutto.
I movimenti devono essere circolari e non spingere troppo!!!
In questa fase puoi usare dello stucco per coprire eventuali buchi o crepe. Se userai della vernice coprente va bene qualsiasi stucco per legno, se invece l’effetto voluto sarà effetto legno devi usare uno stucco del colore del legno.
Una volta asciutto carteggia e rendi la superficie regolare e liscia al tatto.
La finitura nel mobile decapato
In seguito, quando la base di lavoro sarà pronta, stendi il primo strato di primer. Aspetta che sia completamente asciutto prima di proseguire.
Ora è possibile passare alla verniciatura grigia o bianca per rendere un mobile decapato perfetto.
E’ una vernice ad acqua ed ha bisogno di almeno tre mani per un buon effetto. E’ vero che il primer sicuramente facilita l’operazione, ma il legno assorbe e i risultati sarebbero altrimenti deludenti. Alla fine della verniciatura passa la cera d’api su tutta la superfice, in ogni particolare.
Se invece vuoi l’effetto legno è sufficiente un trasparente opaco o lucido, a seconda del risultato voluto.
Ma a cosa serve la spugnetta metallica per restaurare un mobile?
Strofinandola più e più volte, sempre in modo circolare, conferirai un aspetto rovinato ed anticato al mobile.
Dopo questa guida sulla restaurazione del mobile, andiamo a vedere ora come occuparsi di ogni piccolo particolare, dalla scelta del mobile fino all’esposizione dello stesso.

Quindi iniziamo.
Dove scegliere il mobile se non lo hai già disponibile?
Innanzi tutto cerca un mobile che ti piaccia oppure uno che ispiri la lavorazione.
Il posto migliore dove andare a cercare sono sicuramente i mercatini dell’usato, oppure in alternativa puoi cercare online sui siti specializzati. Inoltre ti consiglio di non spendete una fortuna ,tanto dovete completamente ristrutturare il mobile e riadattarlo, quindi cerca il meno caro che si presti alle tue esigenze.
Pensa che si può addirittura arrivare a trattare sul prezzo.
Una piccola precisazione però.
Il mobile deve essere rovinato ma fino ad un certo punto, non sceglierli troppo rovinati, tarlati o con pezzi mancanti. Il lavoro costerebbe troppo e non avrebbe senso a questo punto.
Come decapare un mobile passo passo
In precedenza abbiamo parlato di usare la carta vetrata, ma di che tipo di grana necessitiamo?
Sarà necessaria una levigatrice per facilitare il lavoro ed una carta a grana 80, 120 e 220 per togliere le asperità, e pareggiare, mentre grane da 800 a 2000 per la finitura del primer.
Le tempere poi da utilizzare saranno a tua scelta, ma tuttavia tieni conto che quelle a base acquosa sono le meglio per rendere un bell’effetto lucente.
Ora per stendere colori bastano due pannelli, il primo per una stesura generale mentre il secondo più piccolo serve per fare ritocchi e particolari. Appena pulito bene dalla polvere con acqua e asciugato, passia alla rimozione della vernice originaria con carta vetrata, da 80 dovrebbe bastare, ma attento a non fare dei solchi, cercando soprattutto di rendere le superfici più omogenee possibili.
Non sottovalutare l’utilizzo delle protezioni quali mascherina a filtri per la bocca, guanti ed occhiali.
Adesso è il momento dell’impregnante e visto che abbiamo usato tempere ad acqua bisogna rimanere su quella composizione altrimenti si potrebbero verificare reazioni chimiche.
Alla fine l’effetto dovrebbe essere molto simile a questa foto

Per la stesura dell’impregnante meglio passarne due mani ma bisogna far passare il giusto tempo di asciugatura.
Mi raccomando però tra la prima e la seconda mano passate un pò di carta vetrata leggera per eliminare eventuali imperfezioni.
Importantissimo, l’impregnante come la vernice e la carta vera debbono seguire le venature del legno per rendere al meglio l’effetto shabby chic desiderato.
E le imperfezioni o lievi danni della superficie?
Restaurare un mobile eliminando le imperfezioni e danni
Ovviamente si possono sistemare utilizzando lo stucco che poi una volta indurito dovrà essere levigato e modellato come se quel difetto non fosse mai esistito.
Una volta rifinito ogni particolare utilizzate la cera per mobili per dare l’ultimo tocco finale di lucentezza e brillantezza al vostro capolavoro.
Il tuo lavoro è finito e se ammiri la tua opera appena conclusa sarai sicuramente pervaso da una gran soddisfazione.
Pensi di aver concluso qui tutto il tuo lavoro?
In realtà no, una delle parti più importanti è la manutenzione. Infatti ogni tanto è meglio passare della cera per mobili così da mantenere l’effetto ma attenzione a non esagerare visto che il mobile ha già subito molte alterazioni.
Per concludere potresti valorizzare il tutto corredando il mobile con gli oggetti della nonna. Vecchi servizi da the, centrini ricamati o altri utensili da abbellimento. Tutti oggetti, come un vecchio mobiletto decapato, che sapranno donare un tocco di classe al tuo arredo.
Questa guida sul restauro del mobile ti sarà sicuramente d’aiuto e sono sicuro che non fallirai per niente. Buon divertimento.
Appendice: come restaurare un mobile antico
Per parlare del restauro di un mobile antico dobbiamo prima parlare di legno.
Non di legno in generale tranquillo, ma parleremo di restauro e nello specifico di quali tecniche adottare o di come restaurare un mobile antico.

Allora, da dove puoi partire per il tuo restauro?
Prima di tutto armati di pazienza e di idee ben precise da seguire passo per passo, ma se ti serve qualche buon consiglio ho pensato di preparati questa breve guida per poterti dare gli studenti giusti per portare a termine un ottimo lavoro.
Da dove iniziare il restauro
Ovviamente ti consiglierei di partire da un mobile piccolo per poter vedere da subito se procede tutto per il verso giusto oppure la possibilità di tornare ritoccarlo senza grosse difficoltà se invece si sbaglia qualche passaggio anche il più piccolo.
Quindi, essendo una vera e propria arte armati di tempo, passione e soprattutto tanta pazienza e vedrai che i risultati giusti arriveranno.
Ma vediamo come dobbiamo procedere.
Le prime fasi del restauro
Allora, assicurati di seguire questa procedura per iniziare certamente la più noiosa ma anche quella che permetterà la miglior riuscita del lavoro.
Stiamo parlando di sverniciatura, trattamento antitarlo e stuccatura della superficie.
Riportato il legno alla sua origine dobbiamo passare una carta vetrata abbastanza ruvida per poter rifinire le parti stuccate e levigarle a livello della superficie e, una volta finito, con un panno imbevuto di acqua calda lavate il tutto per pulire polvere e residui del lavoro precedente.

Ma di preciso sai che esistono ben due tecniche per restaurare mobili antichi?
Beh, si e sono il restauro conservativo, il quale prevede un lavoro solo sulle parti leggermente danneggiate o tarlate o il restauro integrativo dove interverrai per ripristinare le condizioni originarie del mobile in questione.
Una volta scelto il percorso da intraprendere si passa alle fasi sopra elencate che ora andremo a vedere del dettaglio.
La sverniciatura nel restauro del mobile antico
Qui dovrai togliere lo sporco o la vernice vecchia e rovinata del mobile ma attenzione.
Infatti per quanto possa sembra un lavoretto da fare al volo, in realtà è quello che prevede più attenzione o cura in quanto dovrai preservare la patina, la colorazione del legno data dal tempo, senza rovinarla.
Per fare ciò dovrai quindi evitare sostanze troppo aggressive o abrasive. Se vogliamo essere pignoli, questo tipo di lavoro lo dovrai optare solo se decidi di adottare un restauro integrativo.
Ora passiamo al trattamento dei tarli
Puoi tranquillamente farlo per ogni tipo di lavoro o restauro tu abbia in mente perché in effetti non modifica in alcun modo la struttura originaria del mobile ma prevede solo l’iniezione di sostanze anti-tarlo nei buchi causati dagli stessi.
La sostanza più usata e comune è la Permetrina.
Dopo questi due primi passaggi devi passare al ripristino o al restauro del mobile impiallacciato.
Ti starai chiedendo chissà a cosa mi riferisca ma in realtà aldilà del termine tecnico non si tratta altro che di inserire parti antiche tramite colla a caldo.
Dovrai inserire uno strato di legno pregiato dallo spessore non superiore ad un millimetro.
Invece a volte dovrai inserire parti intere mancanti per dargli l’aspetto originale con parti in legno pregiato.
E per la stuccatura e la finitura?
Utilizza una pasta mixata da stucco e terre colorate che si avvicinino al colore originario.
Cosa dovrai andare a fare in seguito?
La finitura a gommalacca. Per questo passaggio dovrai dovrai levigare e lucidare per restituire al mobile la vecchia gloria di un tempo. Dovrai creare la soluzione mediante l’unione di resine naturali sciolte in alcol e poi tamponando la superficie del mobile.
È un’operazione molto complessa e prevede dei precisi e curati passaggi quali la preparazione del fondo, prima mano, carteggiatura, spaiettatura, seconda mano, spaiettatura di nuovo, ingrasso, oliatura e finitura.
Mi raccomando, utilizza un pennello a setole corte per passare anche nelle zone intagliate ed intarsiate.

Eccoci arrivati all’ultimo passaggio e cioè la patinatura a cera d’api.
Questo prevede la stesura di uno strato di cera per proteggere la superficie del legno dopo il lavoro che hai effettuato.
Ma di cosa avrai bisogno per poter curare ogni minimo particolare dei passaggi di restauro che ti ho elencato appena sopra? Allora dovrai procurati un pennello a setole morbide per non rovinare la superficie, dei panni in tessuto naturale per pulire il mobile, stucco e spatole, carta vetrata e liquido antitarli.
Le tecniche che puoi utilizzare per restaurare a vecchi mobili sono innumerevoli e questo grazie al diverso effetto che vuoi donare al mobile.
Sai che già solo una semplice riverniciata di bianco può donare un’aspetto completamente diverso? Pensa ad una cucina un pò anticata o ad mobile della nonna vecchio cupo che non ti piace per la tua casa.
Può sembrare una stupidaggine, ma non è così anzi, può donare freschezza al pezzo d’antiquariato che hai a disposizione.
Soprattutto se hai sedie o cassettiere abbonda con i contrasti cromatici come ad esempio giallo e grigio, blu e arancione, azzurro, rosa e verde.
Per decapare un mobile e poi inserirlo nel tuo arredamento serve infatti buon gusto e stile.
Idee e spunti sul restauro fatto in casa
Se la tua idea è quella di ristrutturare più di un complemento d’arredo puoi anche unire differenti tecniche per conferire un aspetto più fresco e non troppo schematico facendo riferimento al decapaggio per alcuni componenti, lo stanchi e il decoupage per gli altri.
Inoltre potresti inserire modanature o profili in legno per abbellire cornici di ante e porte e per il bagno? Un cassettone riverniciato può benissimo diventare un sotto lavabo unico e raro o un mobiletto porta oggetti, trucchi o saponi.
Il restauro di mobili può essere un modo perfetto per arredare o abbellire la tua casa senza il bisogno di spendere un patrimonio in modo unico ed estremamente personale oppure semplicemente per passare dei momenti belli in famiglia facendo qualcosa di profondo insieme.
Un bel tavolo da cucina può essere un buon complemento da restaurare grazie al quale, una volta finito, potete “gustarlo” insieme alla vostra famiglia nelle ore dedicate al dialogo e al relax quotidiano.
Un altro elemento molto desirato è il comodino.
Potresti conferirgli una bell’aria elegante o regale per decorare la tua camera da letto.

Ti piacciono le sedie di paglia? Nonostante la seduta si affossi o la trama si allenti è possibile riportarla allo splendore di una volta.
Due restauri che sono di grande effetto ma ti consiglio di cimentatici quando avrai più esperienza sono la testiera del letto e le cassettiere in legno.
Conferiscono agli ambienti eleganza e sono le parti più grandi e visibili ma richiedono un’ottima maestria e accuratezza quindi diciamo che ti consiglio di buttartici quando avrai già testato le tue abilità e le avrai migliorate nel corso del tempo tramite tanta pratica e pazienza.
Eccoci arrivati alla domanda fondamentale dopo aver elencato ogni semplice passaggio di questo ripristino di “opere d’arte”.
Quanto costa decapare un mobile?
Innanzi tutto ti costerà in base ai materiali che utilizzerai per decapare un mobile sia in quantità che in qualità oltre che al tempo impiegato per la lavorazione.
Ma sicuramente trattandosi di lavori fai da te risparmieresti rispetto all’acquisto singolo di ogni completo.
Dipende molto anche dalle dimensioni del mobile.
Comunque sono due le voci di costo principali. La prima è relativa agli attrezzi, quali chiudi, raspe, cacciachiodi, martelli, cacciaviti, morse ecc…Per questi non è possibili dare indicazioni, ma sono da considerare attrezzi comuni e che ci aiuteranno in moltissimi lavoretti in casa.
Invece la voce di costo che dovrai mettere a budget è quella relativa ai materiali di consumo.
Sverniciatore, carta vetrata, stucco, terre, colori ecc…sono tutti materiali che userai per quel progetto e si consumeranno.
Comunque diciamo che, in linea di massima, per un restauro di un comodino potrai spendere tra i 50€ e i 100€, mentre per una credenza potrai spendere anche 200€.
E questo è quanto.
Divertiti nella ricerca e nel decapare un mobile e mi raccomando, segui quanto ti ho detto e la tua casa avrà quell’aspetto antico ma fresco e curato che vediamo tutti i giorni su tantissimi programmi tv o nelle case dei vip.
Ciao ciao e Old Style 4 ever.
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