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In questa fredda giornata penso che avrò bisogno di un nuovo cappotto per l’inverno. Si, diamo un’occhiata on line. Poveretto, il mio montgomery comincia ad essere vecchio per davvero, altro che vintage!
E così che trovo Babol Vintage. Dopo aver scorso velocemente lo store, decido di contattare questa bella realtà per capire meglio cosa spinge un imprenditore oggi ad investire in questo magnifico mondo.
La passione per i dettagli e la volontà di gestire direttamente il proprio store, ecco quali sono le caratteristiche di Babol vintage, ma scopriamo insieme di più.
Ma bando alle ciance e facciamo parlare Manuela.
Babol Vintage, un nome particolare, direi vintage ma non troppo. Da dove nasce l’idea e il nome di Babol?
Babol, deriva da bubble ed è scritto così come si pronuncia per mantenere il legame con le proprie origini pur proponendosi ad un pubblico internazionale. Il nome prende forma dal connubio tra simbolismi astratti e concreti. Ho pensato a Babol come ad una bolla che viaggia nel tempo, da un polo all’altro, una bolla che conserva al suo interno la gloria del passato e che mantiene intatte unicità e maestrie di una volta.
La bolla che meglio rappresenta l’epoca di cui sono figlia è certamente quella del chewin-gum, protagonista degli anni più spensierati della mia generazione, prodotto simbolo degli anni 80 e 90.

Quali sono i prodotti che tratti di più?
I prodotti di Babol sono principalmente borse ed altri accessori di abbigliamento come cinture, foulards, cappelli, occhiali, gioielli, tutti rigorosamente vintage e non escludo che potremo abbracciare, un domani, anche i capolavori del design di interni che da sempre mi appassionano molto.
Come trovi il mercato del vintage italiano?
Eh, bella domanda sai.
Il mercato vintage italiano fortunatamente è in continua crescita, grazie anche ai tanti eventi e alle piccole realtà che raggiungono ogni angolo del paese coinvolgendo sempre più persone.
Oggi gran parte di queste persone, si sta allontanando dalle proposte delle grandi catene perché si rende conto che la seducente opportunità di avere un guardaroba così variegato (numericamente parlando), in realtà ha condotto principalmente alla depersonalizzazione più totale, dettata anche dalla superficialità con cui si acquista (tanto costa poco) e ha portato ad una silenziosa assuefazione nei confronti di scarsissime qualità di manifattura, caratteristica che invece, non è mai appartenuta alla nostra cultura.
Babol vintage è una realtà giovane, come ti vedi tra 10 anni?
Sempre giovane (ride ndr)
Infatti mi vedo esattamente come oggi, con più esperienza e con tante storie da raccontare. La bolla non solo rimbalza tra le epoche, ma cresce costantemente di volume e di contenuti.
Tra 10 anni Babol avrà ancora quel sapore di attività a “conduzione familiare”, una realtà made in Italy che cura minuziosamente i dettagli e che resta sufficientemente lontana da gestioni automatizzate.
A noi piace anche essere un po’ imperfetti, riflettendo esattamente i prodotti che proponiamo, l’imperfetto che crea valore e che ovviamente ci rende unici. Mettiamo passione in tutto ciò che facciamo e l’obiettivo è proprio che questo resti il nostro punto saldo anche negli anni a venire.

Il vintage tra cultura e moda, qual’è la filosofia di Babol al riguardo?
Crediamo che non si possa guardare al futuro senza una cognizione del passato.
Conoscere il vintage equivale a conoscere la storia, ci arricchisce, ci completa e inevitabilmente ci mette nella condizione di proiettarci in avanti con maggiore consapevolezza. In ogni campo si prende spunto dal passato, nello specifico le case di moda, rievocano sempre più intensamente collezioni dei decenni scorsi, o ripropongono tendenze, icone di certi periodi.
Siamo certamente entusiasti di questo, ma più ci addentriamo nel mondo vintage e più ci convinciamo che i prodotti moderni difficilmente hanno lo stesso fascino e manifattura dei modelli a cui si ispirano! Un altro aspetto molto importante e di assoluta attualità è quello relativo all’ambiente.
Cosa consiglieresti ai nuovi appassionati di questo nostro fantastico mondo?
Per prima cosa vorrei far sapere ai nuovi che nel vintage c’è spazio per tutte le personalità, dalle più romantiche alle più audaci. Per prendere confidenza, consiglierei di cominciare proprio dagli accessori, più semplici da abbinare anche per chi ama gli outfit più neutri.
A volte, ad esempio, la sola particolarità di una borsa vintage è sufficiente a rendere il proprio look abbastanza sofisticato da non essere dimenticato. A coloro che amano osare, invece, posso dire che troveranno davvero “pane per i loro denti”! Dal punto di vista pratico invece, abbiate prudenza negli acquisti, soprattutto in quelli on-line. Essendo questo un mercato in crescita e anche di tendenza, si fa molto presto ad aggiungere la parola vintage accanto a qualunque prodotto di seconda mano e non è certo la stessa cosa.
Lo stesso discorso vale per i pezzi dei brand più noti, non crediate ad esempio che il costo alto ne assicuri l’autenticità, sappiate piuttosto che a volte chi li vende non è abbastanza esperto da riconoscere se siano più o meno autentici! Il consiglio dunque, è quello di selezionare con cura i vostri negozi vintage di fiducia per avere garanzie su ogni singolo prodotto.
Descrivi la parola vintage con tre aggettivi
Sorprendente, esclusivo ed eterno.
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